Philip K. Dick, nato il 16 dicembre 1928 e morto il 2 marzo 1982, è stato uno scrittore statunitense famoso per i suoi racconti e romanzi di fantascienza distopica. È considerato uno dei più importanti autori di science fiction del XX secolo.
Dick era noto per la sua capacità di creare mondi futuristici intricati e surreali, spesso caratterizzati da una società dilaniata dal potere, dalla tecnologia e dalla paranoia. I suoi temi ricorrenti includono l'identità e la percezione della realtà, l'intervento del governo e delle grandi corporazioni nella vita quotidiana, e la natura del libero arbitrio.
Alcune delle sue opere più famose includono "Ubik", "Il cacciatore di androidi" (che è stato alla base del film "Blade Runner"), "La svastica sul sole", "Il tempo rubato" e "La svastica sul sole".
Il lavoro di Philip K. Dick ha influenzato numerosi autori e cineasti ed è stato considerato visionario per la sua capacità di anticipare e indagare sulle conseguenze sociali ed etiche del progresso tecnologico.
Dick ha ricevuto diversi premi, tra cui il prestigioso Premio Hugo, ed è stato inserito nella Science Fiction and Fantasy Hall of Fame nel 2005.
La sua vita personale è stata segnata da problemi di salute mentale e instabilità. Dick ha affrontato problemi di depressione e allucinazioni per gran parte della sua vita e ha scritto molto riguardo alla sua esperienza con la paranoia e la percezione alterata della realtà.
Nonostante la sua morte prematura, Philip K. Dick ha lasciato un'eredità duratura nel mondo della letteratura di fantascienza e continua ad essere uno degli autori più letti e discussi nel genere.
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